Coronavirus in Italia, è in vigore il nuovo dpcm: quali sono i negozi chiusi e quelli che restano aperti. I nuovi orari e le regole.
L’Italia e gli italiani alle prese con il nuovo dpcm: i negozi chiusi, quelli aperti e i nuovi orari. Con il nuovo decreto il governo torna a dare una stretta significativa disponendo di fatto la chiusura di diverse attività che saranno ristorate nella speranza che riescano ad ammortizzare le perdite causate dalle disposizioni del governo contro il coronavirus.
Coronavirus in Italia, chi resta aperto dopo il dpcm del 25 ottobre
Restano aperti i bar, in linea teorica i pub, le gelaterie e le pasticcerie, ma tutti dovranno abbassare la serranda alle ore 18.00. Se per un bar il danno in qualche modo è limitato, per i ristoranti la situazione è decisamente più complessa, secondo alcuni addirittura impossibile, come per i pub, d’altronde, che vivono della movida e non dell’asporto e della consegna a domicilio. Evidentemente. In effetti resta possibile la consegna a domicilio e il servizio da asporto, ma tantissimi locali, ristoranti ad esempio, fondano la loro forza e la loro sopravvivenza sulla cena al tavolo.
Salvo lo shopping: restano aperti i negozi nei quali si potrà rimanere solo per il tempo necessario per l’acquisto. Restano aperti anche i centri commerciali, che sembravano destinati a una chiusura o almeno ad una stretta significativa.
Con ingressi contingentati, ma restano aperti anche i musei.
Tengono alzata la saracinesca anche barbieri, parrucchieri, centri estetici e negozi al dettaglio.
Restano ovviamente aperti gli alimentari così come le farmacie.
Chi deve chiudere i battenti…
Chiudono i battenti i cinema e i teatri, così come le sale bingo, sale da concerto, casinò e simili.
Sono vietati convegni e fiere, che potranno svolgersi, laddove possibile, a distanza.
Chiudono anche i parchi divertimento e i parchi tematici.
